Ci sono libri che si leggono d’un fiato e altri che si degustano come un grande vino, pagina dopo pagina. Ho sognato una bottiglia… storta appartiene a questa seconda categoria: non è soltanto un racconto, ma un viaggio dentro l’anima di una delle cantine più iconiche del Piemonte, la Travaglini di Gattinara.

La nascita di un sogno

Sessant’anni fa, Giancarlo Travaglini ha trasformato un’intuizione in un simbolo. Nel 1958, mentre prendeva in mano le redini della cantina di famiglia, inventava e brevettava la celebre bottiglia storta.

Un’idea geniale, capace di unire estetica e funzionalità: la sua forma irregolare non era solo un vezzo stilistico, ma uno strumento concreto per trattenere i sedimenti del vino, proteggere il contenuto dalla luce e, allo stesso tempo, diventare un segno distintivo immediatamente riconoscibile.

Quella bottiglia è passata alla storia, e con lei anche l’uomo che l’ha immaginata. Una figura che ha saputo trasformare un sogno personale in un patrimonio collettivo, lasciando un’impronta indelebile nella cultura del vino.

Il cuore del territorio: Gattinara e il Nebbiolo

Il racconto non può prescindere dal luogo. Gattinara, piccolo comune piemontese ai piedi delle Alpi, è il regno del Nebbiolo. Qui il vitigno si esprime con carattere unico: struttura elegante, freschezza minerale, note complesse che nascono da un terreno ricco di porfidi vulcanici.

La cantina Travaglini ha saputo custodire e interpretare questa eredità, creando vini che non solo parlano di Nebbiolo, ma raccontano la sua versione più autentica e territoriale.

“Il Sogno”: il vino che dice tutto

Tra le creazioni più emblematiche c’è “Il Sogno”, frutto della visione di Giancarlo e realizzato grazie alla figlia Cinzia. Un vino ottenuto da uve stramature di Nebbiolo, lasciate appassire prima della vinificazione.

Ne nasce un nettare intenso, avvolgente, con profumi che vanno dalle spezie dolci alla frutta matura, fino a note balsamiche e minerali. È un vino che richiede tempo, attenzione e pazienza — proprio come i sogni più grandi.

Una tradizione che continua

Oggi la famiglia Travaglini porta avanti con passione l’eredità di Giancarlo. Cinzia, insieme al marito Massimo e alle figlie Alessia e Carolina, guida la cantina mantenendo un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione.

Le etichette Travaglini rappresentano un punto fermo per gli appassionati: vini longevi, eleganti, capaci di emozionare chiunque ami il Nebbiolo nelle sue espressioni più raffinate.

Perché scegliere Travaglini

Scegliere un vino Travaglini non significa soltanto portare in tavola un grande Gattinara. Significa bere la storia di un territorio e di una famiglia che ha avuto il coraggio di innovare senza mai snaturare le proprie radici.

La bottiglia storta è un simbolo, certo, ma è soprattutto la promessa di un’esperienza autentica, che dal primo sorso trasporta tra le colline del Piemonte, con i profumi dell’uva e il ricordo di chi ha saputo trasformare un sogno in realtà.

👉 Qui al Goccino, crediamo che il vino sia prima di tutto racconto e memoria. E i vini Travaglini sono proprio questo: bottiglie che non smettono mai di parlare, di stupire e di emozionare.